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Calendario 2014
Cieli di Lombardia

 

"Quel cielo di Lombardia, così bello quand'è bello, così splendido, così in pace..." (A. Manzoni, I Promessi Sposi, cap. XVII)
C'è chi è stato costretto a leggerlo, chi a studiarlo a memoria, crescendo molti ragazzi hanno imparato ad apprezzare questo celebre passo de I Promessi Sposi.
Un cielo, quello della citazione manzoniana, che accompagna Renzo, in fuga verso Bergamo, verso un'alba nuova. Un cielo che riflette emozioni e sentimenti. Ripenso ai colori, alle luci, alle nuvole minacciose, alla pioggia benefica, agli squarci di sereno, quasi uno specchio dell'anima e delle esperienze dei protagonisti del romanzo di Alessandro Manzoni, penso ai cieli avvolgenti dipinti dagli artisti.

Anche il gabbiano Jonathan Livingston, stanco di volare nello stormo con gli altri, decide di dedicarsi all'arte del volo, desideroso di conoscere i suoi limiti: "Ciò che lo rallegrava non era assaltare i pescherecci per procurarsi il cibo ma la picchiata verticale, l'atterraggio rasoterra, la virata libera, alto nel cielo. "Ma perchè, Jon, perchè?" gli domandò sua madre. "Perchè non devi essere un gabbiano come gli altri, Jon? Ci vuole tanto poco! Ma perchè non lasci ai pellicani il volo radenti? Agli albatri? E perchè non mangi niente? Figlio mio, sei ridotto penne e ossa!". "Non m'importa se sono penne e ossa, mamma. A me importa soltanto imparare che cosa si può fare su per aria, e cosa no: ecco tutto" (da R. Bach, Il Gabbiano Jonathan Livingston).

Come i nostri ragazzi...anche quando le sfide li portano lontano dalle persone che amano.
Il cielo è lo spazio aperto, "un oceano di nuvole e luci" pronto ad accogliere il loro tentativo di volare alto, alla conquista della libertà, "ha i loro occhi se guardi lassù" (F. Mannoia).
E quando, dopo una tempesta, l'arcobaleno risplende anche i grandi lo ammirano con lo stesso stupore dei bambini. Nei suoi colori cristallini ritroviamo le sfumature delle emozioni e della personalità in crescita dei nostri ragazzi: aperta e solare, sorridente, titubante ed incerta, ricca di speranze nel futuro...
I colori delle loro emozioni, segni di un'identità in sviluppo, proprio come nell'arc en ciel, sollecitano la nostra capacità di comprenderli e stimolano il confronto e il dialogo con cui noi, genitori ed educatori, dobbiamo accompagnarli nella quotidianità.

Solo l'adulto dallo sguardo attento può coglierli e guidarli nella crescita.
"Quel cielo di Lombardia, così bello quand'è bello, così splendido..." esprime il mio personale augurio a tutti voi per il nuovo anno 2014, per una nuova alba di serenità e di pace.

La vostra Preside
Marisa Oldan
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