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La Costituzione

La Costituzione è anche nostra

 

Democrazia

Casa di tutti: una grande casa, la nostra casa, non soltanto mia, dove ciascuno sta, ma non da solo, dove si vive in buona compagnia. Non una reggia dove il re comanda, o una caverna senza una ragione: ma una casa di gente che sceglie tra le cose cattive e quelle buone. Una gran casa dove ci si parla, aperta a nuove idee e a nuovi amici, dove si impara a diventare liberi, dove si prova a essere felici.

 

Articolo 1 – L’Italia è una repubblica democratica. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione

 

Lavoro

La grande casa è stata costruita da uomini e da donne, lentamente: non è fondata su qualche potere, ma sul lavoro di tutta la gente. Nessuno ha il capo: tutti i cittadini eleggono, scegliendo, i governanti, e chi governa pensa, e fa le leggi, per fare stare meglio tutti quanti. Ognuno ha diritti e doveri, perché la libertà è un lavoro, un gioco insieme ad altri, non da soli, un canto che si canta tutti in coro.

Articolo 1 – L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

 

Diritti umani

Esistere e avere libertà, avere nome, cibo, educazione, spazio e aiuto nella malattia, notizie, casa, gioco, occupazione. Ognuno ha dei diritti, e sono santi, e sono dei diritti, non regali: ma non ci sono solo i miei diritti, perché ogni altro ha diritti uguali. Dentro la libertà ci sono leggi che salvano i diritti di ciascuno: togliere o calpestare altri diritti è un diritto che non ha nessuno.

Articolo 2 – La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

 

Uguaglianza

La gente è diversa per la lingua, per usi, fede, sesso, convinzioni, ma nella grande casa, tutti quanti sono uguali, senza distinzioni. Perché la grande casa sia ospitale e senza ingiustizie, c’è la legge: dà ordine alla casa, la migliora, e contro chi fa da anni la protegge. Se c’è qualcuno che non ce la fa, che ha problemi, e debole o isolato, la grande casa si occupa di lui, lo aiuta a migliorare il proprio stato.

Articolo 3 – Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

 

Diritti e doveri

Chi è vivo non rimane mani in mano, ma pensa, cerca, trova, prova, unisce, cambia le cose con il suo lavoro: le mani fanno e la mente capisce. Nessuno è il padrone di nessuno, si fa un lavoro insieme, per la vita, perché la grande casa sia migliore, più salda, sana, e anche più pulita. Se vuole avere senso, a questo mondo, ciascuno fa qualcosa, e quel che fa non serve solo a lui, ma a tutti quanti: è il grande gioco dell’utilità.

Articolo 4 – La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

 

Unità della Repubblica

La grande casa è uno spazio pieno di tante stanze, di diversità: memorie e usi in diverse regioni, che danno più sapore all’unità. Alpi e Sicilia non sono vicine, ma lo stivale è un unico stivale per camminare insieme nella vita: se perde pezzi, si cammina male. La grande casa a giochi di montagne, mare, colline, isole, pianura: giochi che stanno nella grande casa, storie diverse dentro un’avventura.

Articolo 5 – La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.

 

Rispetto delle diversità linguistiche

La lingua dell’Italia è l’italiano, e i dialetti, lingue un po’ speciali, parole di un posto, lingue vive, sono lingue italiane, ma locali. E nella grande casa c’è qualcuno con una lingua che non è italiana, tedesca o albanese o francese, araba o cinese o castigliana. Le lingue sono tutte una ricchezza, esprimono, e l’espressione è un bene: la grande casa le accoglie e difende, le ascolta, lei capisce, le mantiene.

Articolo 6 – La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

 

Stato e Chiesa

Roma è la capitale dello Stato, ma anche capitale della Chiesa: così, per fare meno confusione, insieme hanno fatto un’intesa. Dentro l’intesa, detta Concordato, è scritto questo: la Chiesa provvede al rito, alla dottrina, ai sacerdoti, a cose che riguardano la fede. Lo Stato fa le leggi per la gente, provvede al lavoro, all’istruzione, si occupa della democrazia: cose diverse, senza confusione.

Articolo 7 – Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

 

Dialogo tra le religioni

in certi Stati, non molto tempo fa, c’era soltanto una religione, per le altre poco spazio e, qualche volta, addirittura la persecuzione. Nella gran casa, invece, ogni credente può praticare la sua religione: cristiano o islamico o ebreo, culti diversi senza distinzione. A meno che, s’intende, un certo culto faccia qualcosa che non è legale: nella gran casa c’è la libertà, ma non la libertà di fare il male.

Articolo 8 – Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

 

Cultura e ricerca

Gli abitanti della grande casa hanno una mente, vivono una storia: la gente ha bisogno di pensare, conoscere, avere una memoria. Ci sono scuole, musei, biblioteche, teatri, corsi, Università: il vuoto della mente porta male, e l’ignoranza non è libertà. Le scienze sono gli occhi per capire, la tecnica, le mani per l’azione: si studia, si progetta e poi si fa: la grande casa ama la ragione.

Articolo 9 – La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

 

Ambiente

L’Italia è bella, dice la leggenda, ma il bello si rovina facilmente: la grande casa deve provvedere anche alla bellezza dell’ambiente. Non solo per il bello da guardare, per il turista che viene, e va via, ma per la vita di ogni cittadino, perché il brutto è una malattia. L’ambiente non è un quadro, o un presepe di statuine morte, è la realtà dove la gente nasce, cresce, vive: la sua bruttezza toglie libertà.

Articolo 9 – La Repubblica tutela il paesaggio.

 

Arte e storia

Chiese, palazzi, pitture, sculture, città e paesi, piazze e giardini: l’Italia è una ricchezza sconfinata per gli stranieri e per i cittadini. Ma tempo, aria, uso, umidità, possono fare danni, rovinare: perché la sua ricchezza non si perda, nella gran casa c’è molto da fare. Restauro, cura, impianti, protezione, tecniche, personale, è un gran lavoro: bisogna essere degni del bel dono, occorre meritarsi quel tesoro.

Articolo 9 – La Repubblica tutela il patrimonio storico e artistico della Nazione.

 

Accoglienza dello straniero

La grande casa ha le porte aperte, e quando ci è entrata della gente la tratta con giustizia e con rispetto, come si usa fare civilmente. Ma, poi, c’è chi altrove vive male, perseguitato o senza libertà: la nostra grande casa lo accoglie, gli offre asilo e ospitalità. Perché la grande casa non è solo la casa di chi sta fra le sue mura, e anche casa di quelle persone che altrove hanno violenza o paura.

Articolo 10 –  L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.

 

Pace

La guerra è un male immenso, e la gran casa, che ne ha sofferto molto, ora lo sa, e la rifiuta assolutamente, perché è il delitto dell’umanità. Ma dato che la pace è una pianta che non può solo essere coltivata dentro di sé, insieme agli altri Stati, si occupa di dove è minacciata. Qualsiasi guerra al mondo porta guai, dolore, morte, ingiustizia e violenza: insieme agli altri Stati, la gran casa lavora per la pace, con pazienza.

Articolo 11 – L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

 

Tricolore

Verde come pianura a primavera e le foreste di Alpi e Appennini: ma allora non distese di cemento, cavalcavia e brutti magazzini. Rosso come la fiamma dei vulcani, le fragole, le rose e i papaveri: ma allora non discariche abusive, quartieri tristi come dei cadaveri bianco come la neve dell’inverno, la nuvola in cielo, illuminata: ma allora non il buio del degrado, l’aria malsana, grigia e inquinata.

Articolo 12 – La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.