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Con il naso all'insù

SERATA OSSERVATIVA DEL CIELO - 12 marzo 2015

CLASSE TERZA A

“La serata osservativa è stata interessante perché l’esperto astrofilo spiegava bene quello che in seguito ci ha mostrato tramite vari telescopi di diversa potenza. E’ stato bello per me, anche perché è stata la prima volta che ho usato un telescopio” (Matteo).
“E’ stata un’opportunità unica e fantastica. I corpi celesti sembravano finti per quanto erano belli, quasi come sulle fotografie dei libri, e parevano molto più vicini a noi di quanto lo siano realmente. La spiegazione è stata molto coinvolgente e interessante” (Sofia).
“Secondo me, la serata osservativa di giovedì 12 marzo è stata molto bella ed istruttiva. E’ stato interessante vedere al telescopio le stelle doppie, il pianeta Giove, le nebulose con stelle nascenti e stelle morenti, e perfino una galassia… Mi è piaciuto anche riuscire a riconoscere nel cielo ad occhio nudo le costellazioni, come quella di Orione, dei Gemelli, del Leone e del Cancro, il Grande Carro con le stella polare e seguirne il movimento al passare del tempo…, tutto guidato dalle spiegazioni precise dell’esperto astrofilo…E’ stato molto utile per chiarire maggiormente le idee su come è fatto l’Universo in cui siamo immersi” (Giada).
“La serata osservativa di giovedì 12 marzo per me è stata molto bella (è stato particolare incontrarci di sera nel cortile della scuola!) e istruttiva. Abbiamo visto al telescopio pianeti e galassie, nebulose e stelle doppie, che, a cercarle nel cielo ad occhio nudo, avevano l’aspetto di piccoli puntini luminosi! L’astrofilo è stato molto bravo nel coinvolgerci e ci ha spiegato con cura tutto ciò che abbiamo osservato. Abbiamo visto Giove con le sue quattro lune: nell’obiettivo del telescopio sembrava un grande disco, tanto nitido che se ne riuscivano a distinguere le bande di diverso colore. Spero davvero di poter ripetere questa esperienza , perché, se si esclude il freddo alle mani, è stata davvero interessante!” (Carla).
“Finalmente, dopo vari rinvii a causa del brutto tempo, siamo riusciti ad effettuare la serata di osservazione delle stelle, organizzata dalla mia scuola. La serata era bellissima, il cielo era pressoché limpido, con un po’ di bassa foschia. Alunni e professori si sono ritrovati verso le 20.30 nel cortile della scuola e hanno subito conosciuto l’astrofilo che ci avrebbe guidato nella magica esperienza di conoscenza e osservazione del cielo.
Forniti di binocolo, astrolabio e una piccola torcia, ci siamo accostati ai tre telescopi che l’astrofilo aveva già provveduto a montare e puntare verso il cielo. Guidati dalle sue spiegazioni, siamo riusciti a riconoscere le costellazioni visibili nel cielo e ad ammirare “da vicino” il pianeta Giove con le sue lune ed alcuni oggetti celesti appartenenti alla nostra galassia, come un sistema di stelle doppie, una nebulosa con stelle nascenti nella costellazione di Orione, una nebulosa con stelle a fine vita. Posso veramente dire che mi è parso di “toccare il cielo con un dito”! Mi è spiaciuto non riuscire a vedere Venere, che, a quell’ora era già tramontata sotto l’orizzonte.
Spero proprio di ripetere questa esperienza. Ringrazio tanto l’esperto che è intervenuto e i professori, che ci hanno regalato questa magnifica serata” (Chiara).
 

CON IL NASO ALL’INSÙ
APPUNTI DI UNA SERATA IN COMPAGNIA DI STELLE E PIANETI

CLASSE TERZA B


Giovedì 12 marzo, verso le 20.30, noi, alunni di terza, ci ritroviamo tutti all’ingresso della scuola per assistere ad una lezione molto particolare. Attraversiamo i corridoi animati da un insolito silenzio e ci dirigiamo verso il giardino posteriore; sul vialetto ci aspetta un signore in compagnia di tre telescopi molto voluminosi. Ci disponiamo intorno, uno accanto all’altro, per scaldarci un po’, dato che la serata è piuttosto freddina.
Dirigo subito lo sguardo verso il cielo e noto tre stelle allineate: ricordo, dalla lezione di scienze tenuta dalla prof. Colombo in mattinata, che sono gli astri che costituiscono la Cintura di Orione.
Lo specialista ci dà qualche informazione sulle costellazioni e, come prima cosa, ci fa rintracciare l’Orsa Maggiore per condurci ad individuare la Stella Polare.
Con un laser verde, lui punta le stelle e ci porta a riconoscere Giove, la costellazione di Orione, le Pleiadi, una nebulosa e una stella doppia: da rimanere senza fiato!
E’ il mio turno di osservazione al telescopio e appoggio l’occhio alla lente: individuo una specie di polverina bianca che si diffonde nel cielo con, al centro, dei puntini luminosi: sono delle nuove stelle e io rimango affascinata.
Con un altro telescopio osserviamo una stella doppia, ovvero due stelle così “vicine” da sembrare una sola: è Sirio ed appartiene alla costellazione del Cane Maggiore.
Appena vedo questi due astri, mi vengono in mente una madre, la stella più grande, e un figlio, quella minore, che collaborano per tutta la vita e sembrano un’unica cosa, pur conservando la loro diversità.
Ora ci spostiamo ad osservare altre due stelle: una è viva, mentre l’altra è morta. Le guardo e immediatamente penso a mio zio che è mancato poco tempo fa: lo paragono alla stella morta, ma ricordo che accanto all’astro ormai spento c’è la stella che pulsa di vita e che se anche lo zio non c’è più, lui è qui e mi vede; improvvisamente sento che un po’ del mio dolore scompare e mi ritrovo più serena.[….]
Questa esperienza mi ha molto colpito, perché mai avrei immaginato di poter vedere così tanto lontano da dove vivo ogni giorno. Inoltre ho appreso nuove conoscenze che, appena tornata a casa, mi affretto a raccontare ai miei genitori e a mia sorella: tutti e tre sono molto invidiosi di ciò che ho vissuto io e stanno già pensando di organizzare una gita familiare per andare ad osservare le stelle. (Chiara)
Questa esperienza mi ha veramente entusiasmato, anche perchè ci siamo preparati molto bene, visitando l'osservatorio astronomico “La Torre del Sole” di Brembate e studiando, in scienze, gli argomenti sull'Universo; inoltre l'aspettavamo da tanto: era infatti prevista nel mese di gennaio, ma è stata rimandata a causa delle condizioni climatiche. (Michela )
Dopo questo breve viaggio nello spazio, mi vengono in mente tanti pensieri e percorsi immaginari ispirati dal cielo infinito, ma purtroppo, distratto da mille altre cose, questi sogni svaniscono.(Pietro)
Appena raggiunto il prato della scuola, ho visto il telescopio in mezzo alla pista ed è stato bellissimo! Subito ho rivolto lo sguardo al cielo e ho visto centinaia di stelle che brillavano e c’erano anche costellazioni facili da identificare, come l’Orsa Maggiore e Minore, Cassiopea, Orione, il Toro e i Gemelli.
Da quella serata sono stato sempre più attratto dallo spazio e il mio sogno di diventare un astronauta è sempre più grande.(Walid)
Abbiamo osservato con il telescopio il luogo dove tutto ha inizio: la nebulosa, un’enorme nube di gas e polvere sottilissima. La nebulosa è come una mamma: genera le stelle e le vede anche soffrire e disperdersi nell’oscurità più profonda. (Alice)
L’esperto ci ha raccomandato di non accendere le torce a nostra disposizione per far abituare i nostri occhi al buio notturno, così che le nostre pupille, dilatandosi, potessero catturare più luce possibile e poi ci ha insegnato ad orientarci nel cielo, citando anche molti termini specifici. Noi conoscevamo già molte di queste parole, perché abbiamo già affrontato il capitolo di astronomia con la prof Colombo, ma anche grazie alla lettura del romanzo di Jules Verne “Dalla Terra alla Luna”. Zenit, ad esempio, è un termine che io ho conosciuto grazie alla lettura di questo libro.[…]
Utilizzando un cannocchiale molto potente, abbiamo osservato le Pleiadi, un ammasso di stelle visibili nella costellazione del Toro. A causa dell’inquinamento luminoso, solo sei o sette sono visibili, mentre in un luogo buio se ne potrebbero vedere, anche ad occhio nudo, molte di più. Sono stelle molto luminose, blu e bianche: ciò significa che nel loro nucleo l’idrogeno si sta trasformando in elio. Queste sono molto belle, luminose, ognuna circondata da una nube lattiginosa: sembravano proprio le stelle dei cartoni animati.
E’ stata un’esperienza fantastica! Per la maggior parte delle osservazione sembrava di essere al planetario.
Se mi chiedessero: “Secondo te è un’esperienza da proporre l’anno prossimo ai compagni di seconda?”, io risponderei senza dubbio di sì. Ricapitolando, è stato incredibilmente incredibile! (Alice)
... E DI UNA MATTINATA DI OSSERVAZIONE DELL’ECLISSI SOLARE
Venerdì 20 marzo, alla terza ora di lezione, siamo usciti dall’aula e sul prato della scuola abbiamo assistito all’eclissi solare che si è verificata a partire dalle 9,30 fino alle 11,00 circa.
A turno, utilizzando una maschera da saldatore e un apposita lente filtrante, abbiamo guardato il Sole. Quando è toccato a me, ero agitatissima, ho preso in mano la maschera e ho guardato attraverso il piccolo vetro: era una cosa spettacolare!
Per l’effetto delle lenti colorate, il Sole appariva di colore verde, mentre la Luna, nera, lo copriva per metà: Era davvero bellissimo!
Non nascondo che ho fatto il bis per più volte, da quanto mi piaceva quello che vedevo.
Purtroppo dovrò aspettare il 2026 per vedere una prossima volta questo fenomeno, ma sono sicura che anche allora sarò lì con il naso all’insù e la maschera da saldatore in mano, anche se più cresciuta. (Saraluna)
Ero molto curioso di scoprire e di vedere un fenomeno che non avevo mai visto. Mi sono messo la maschera in faccia e mi sono immerso completamente in questa spettacolare eclissi solare: vedevo uno spicchio di Luna che stava davanti al Sole e che stupiva gli occhi di tutti, perché sembrava che al posto del Sole ci fosse la Luna. Sono rimasto così, ad osservare per un lungo momento, non riuscendo a staccarmi da quella maschera e pensavo ai milioni di persone che, nello stesso momento, assistevano a questo fenomeno. Intanto la prof Colombo ci spiegava che nelle varie parti della Terra questo spettacolo si presentava diversamente: nel Nord Europa si stava verificando una eclissi quasi totale, mentre spostandosi verso Sud la porzione di Sole coperta dalla Luna era minore.
Questa esperienza mi ha particolarmente colpito anche per la sua rarità: la prossima eclissi avverrà infatti nel 2026. Era un fenomeno per me completamente nuovo e mi ha fatto riflettere sulla grandezza della natura e dei suoi fenomeni. Mi ha affascinato anche l’esperimento dell’eclissi riflessa sul cartoncino attraverso il binocolo, perché mi ha aiutato a capire meglio il fenomeno.
Mi sarebbe piaciuto poter osservare due o tre fasi dell’eclissi, per notare meglio lo spostamento della Luna davanti al Sole, ma il dovere ci ha richiamato alle normali lezioni! (Luca)
 

12 marzo 2015: SERATA ASTRONOMICA

CLASSE TERZA C

Abbiamo trascorso una splendida serata anche grazie al cielo stupendo che ha favorito l’osservazione con il telescopio. Grazie agli utili consigli dell’esperto abbiamo potuto osservare stelle e costellazioni. Ho provato una sensazione di tranquillità ed emozioni quando è stato il mio turno per osservare il cielo. Le stelle erano scintillanti, quasi abbaglianti e si distinguevano nitidamente. Le ho osservate con attenzione e con un po’ di immaginazione ho fantasticato di essere su una bella spiaggia a godermi quello spettacolo meraviglioso. (Federica).
Mi è piaciuto molto perché è la prima volta che ho potuto osservare con un telescopio le stelle, come pure è stata interessante la spiegazione dell’ esperto. (Jennifer).
La serata astronomica è stata un fantastico viaggio nell’universo, passando da costellazioni con forme individuabili solo con la fantasia, e soffermandoci ad osservare stelle così lontane da noi. Questa bellissima serata mi è servita a distaccarmi dallo studio dello spazio fatto sui libri, per proiettarmi in un cielo che è sopra di noi tutte le notti, ma a cui non facciamo mai particolarmente caso.(Alice).
Per me la serata astronomica è stata molto bella e costruttiva e mi ha aiutato molto nell’orientarmi nel cielo. A volte , alla sera, esco in giardino e mi metto a guardare il cielo. (Tommaso)
La serata astronomica mi è piaciuta moltissimo perché non avevo mai provato la sensazione di guardare le stelle o i pianeti con strumentazione particolare. La cosa che mi ha colpito di più è stato il fatto che la persona che spiegava non fosse un astronomo ma un appassionato divulgatore di astronomia. La parte che ho trovato più interessante è stato quando ho guardato Giove e le sue quattro lune. Penso che questa serata andrebbe riproposta. ( Alessio).